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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Diversità

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Ieri sera sono andata al cinema a vedere La Nostra Vita di Luchetti, insieme alla Bucaniera, all'Amazzone e ad altre persone. Il film non mi è piaciuto molto, a parte alcune battute in romanesco che erano da manuale l'ho trovato lento, pesante e patetico. Gusto mio, naturalmente. Non mi piacciono i film in cui già dalla prima scena sai che sarà un susseguirsi di sfighe terrificanti fino ai titoli di coda. E non succede mai che tu venga smentito. Personalmente trovo che siano... come dire, troppo realistici. Se voglio vedere la sfiga di vivere, mi basta guardarmi in giro. Comunque, ribadisco, gusto mio. Infatti alla Bucaniera il film è piaciuto molto. Evidentemente siamo diverse. Lei è anche innamorata di Elio Germano, che certamente non si può definire brutto, ma nemmeno un figo fotonico. Soprattutto se messo vicino a Raoul Bova. Anche su questo siamo diverse. A lei Raoul non piace affatto. Il che mi fa pensare "meglio, una di meno a fare concorrenza" (perché, ovviam

Thanks God it's Friday

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A volte penso che se la settimana avesse anche una sola ora in più non ce la farei, e solo oggi mi sono resa conto che non sono mai abbastanza grata del fatto che esista il fine settimana e di avere delle persone che mi piacciono con cui condividerlo. Allora, partiamo dal venerdì sera: cena (iniziata un po' in ritardo, per una volta che ero in larghissimo anticipo!) dai Fratelli La Bufala, dove la Ballerina e io abbiamo avuto il piacere di conoscere fratello e cognata di un nostro amico che qui ribattezzo ufficialmente Hornbreaker. Lui e il suo meccanico e chi era presente all'evento sanno perché. Dopo aver tormentato una innocente cameriera con le richieste più disparate (io), dopo aver convinto la Sfinge, ancora provato dalle follie della sera precedente, ad aggregarsi, salutata la famiglia Hornbreaker, ci siamo dirette in Corso Sempione per fare una bevuta. Mi è piaciuta la serata, chiacchiere tranquille, cena buona, mojito bevibile, compagnia sempre ottima. Inoltre per la

El ga el SUV

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Poco fa sono scesa a fumarmi una sigaretta, e nell'ingresso dell'azienda, nel salottino, c'erano il mio ex-capo che parlava insieme a un cliente. Il cliente in questione è piuttosto importante per la mia ex-azienda, e viene quindi - giustamente: il lavoro è lavoro - trattato con i guanti bianchi. Però è esattamente il tipo di persona che mi divertirei a prendere a legnate sui denti per un intero pomeriggio, senza stancarmi. Intanto non è brutto. È alto, magro, biondo. Il viso è da faina, secondo me, ma indubbiamente può piacere, e lui lo sa benissimo, il che se è fastidioso in una donna lo è enne volte di più in un uomo.  Comunque, chi lo apprezza, lo apprezzerà ancora di più nel momento in cui lo vedrà scendere da un'Audi Q7 enorme e bianchissima. Lo status symbol per antonomasia: è come andare in giro accendendosi dei Cohiba con dei biglietti da 100 euro, anzi, forse peggio, visto cosa deve consumare quel cassone. Ciò premesso, e premesso che le mie colleghe si sdili

Il 75% -- Il capro espiatorio

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I n senso figurato, un "capro espiatorio" è qualcuno a cui è attribuita tutta la responsabilit à di malefatte, errori o eventi negativi e deve subirne le conseguenze ed espiarne la colpa; è bene anche dirsi, che il capro espiatorio diventa soggetto di tali accuse, e quindi probabili pene, pi ù volte prima di essere definito tale. [...] La ricerca del capro espiatorio è spesso pi ù devastante quando viene applicata a un gruppo di minoranza, perch é questo trova difficile difendersi dalle accuse. Fonte: Wikipedia < http://it.wikipedia.org/wiki/Capro_espiatorio > Ieri sera abbiamo sacrificato la Sfinge sull'altare della guerra tra i sessi. Il poveretto ha ingenuamente aderito a una cena a casa della Bucaniera, presenti la Ballerina, l'Amazzone, e naturalmente la sottoscritta. Tutte donne. Tutte piuttosto orgogliose, fiere di se stesse, praticamente una cavalcata delle Valchirie senza cavalli, e armate solo di cervello e lingua. Ma entrambi ben affilati.

Vacanze Romane

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Il brutto di avere i parenti a Roma è che finisci con l'associare la Città Eterna, la tua città natale, una delle città più belle e spettacolari della terra, non con l'Impero che ha dominato il mondo conosciuto, non con le opere architettoniche e ingegneristiche che dopo 2500 anni sono ancora in piedi; non con le opere letterarie, filosofiche, giuridiche che hanno reso civile il mondo; e neppure con le meraviglie artistiche rinascimentali o barocche. No. Quando hai i parenti a Roma, per te la Città Eterna rappresenta una seccatura di qualche genere. Giovedì ho dovuto scapicollarmi con mia sorella, sotto il diluvio universale, alla volta della Capitale; nel giro di 36 ore mi sono sparata 1200 km circa, chiedendomi come facesse mio zio a fare su e giù tutte le settimane. È una cosa folle. Pro e contro della gita: - siamo state in coda sotto il diluvio da Reggio Emilia a Firenze certosa; il pro è che mia sorella ha fatto amicizia con quasi tutti i camionisti che ci passavano a

Dicotomia

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Sono un controsenso ambulante. Ritengo di essere una persona razionale, ma: leggo quotidianamente l'oroscopo; ricorro sempre più spesso alla mia Magic Ball (l'ho scaricata anche sul cellulare); sono appena andata a cercare su internet cosa significa sognare un calabrone (per la cronaca: si trovano solo api o insetti, calabroni e vespe sono negletti dalla rete). Mi vanto di essere una persona di polso e indipendente, ma in alcuni periodi della mia vita vorrei tornare al liceo per essere coccolata 24 ore su 24 dalla mia mamma e dalla mia tata amatissima. Come quando stavo a casa da scuola per studiare e lei arrivava con la brioche di pasticceria e mi svegliava con una carezza. Nessuno ha mai saputo come svegliarmi senza farmi stare di malumore tutto il giorno, solo lei. Continuo a sbandierare ai quattro venti che sto meglio sola che male accompagnata; che se devo infilarmi in una storia il malcapitato deve riuscire a farmi stare meglio che quando sto da sola; ma, in alcuni perio

La grigliata di compleanno più un mese

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Ce l'hanno fatta. Le nostre eroine ce l'hanno fatta. Premessa. Le nostre eroine, che chiameremo B&B (ovvero, la Ballerina n° 1 e la Ballerina n° 2), avevano organizzato una bellissima grigliata, in un bellissimo posto, per festeggiare i rispettivi compleanni. La data prescelta era il 25 aprile. Ora. I meteorologi erano tutti concordi nell'affermare che il 25 aprile il tempo sarebbe stato orribile e piovoso, praticamente invernale. Non avendo la possibiltà di stare all'interno della sala, le nostre eroine hanno deciso di rimandare. Non starò a ricordare a tutti che poi in effetti il tempo è stato caldo e soleggiato come non mai, e che non c'è più stata una giornata così calda e soleggiata da allora in poi. E non starò a lamentarmi come i vecchi dell'insipienza dei cosiddetti esperti. In ogni caso, la nuova data prescelta era ieri 9 maggio. Siamo anche stati piuttosto fortunati, alla fine il tempo ha iniziato a fare schifo solo a fine giornata, il che, rispe

Inappetenza

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Inutile nasconderselo, anche se non si direbbe siamo a maggio, e si avvicina l'estate e il momento in cui mostreremo a tutti la nostra bella ciccia bianca accumulata durante l'inverno. Ora, onestamente, non è che sia un problema grave come la desertificazione, il buco nell'ozono, lo scioglimento dei ghiacciai, o il petrolio che si riversa incessante nel Golfo del Messico, o altri drammi di ben altro livello. Però, nel nostro piccolo mondo di benessere e di veline sode come forme di grana e altrettanto intelligenti, diventa difficile avvicinarsi alla fatidica prova bikini con totale noncuranza e sicurezza di sè. Ovvio, la si può ostentare, la sicurezza. Oppure ci si può mettere a una dieta ferrea e non sgarrare mai. Oppure si può fare un calcolo dei pro e dei contro: "Per essere figa in costume 1 mese devo soffrirne almeno 3. Ma chi me lo fa fare?" e continuare a mangiare tranquilla come se niente fosse. Inutile dire che di solito il metodo da me più gettonato

Bifidus essensis

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Sarà colpa del debito di sonno dell'altra notte (che mi ha dato di che scrivere, devo ammettere), o forse colpa del tempo orripilante di oggi, o forse del freddo che come tutti sanno io odio, o forse del mal di gola che mi infastidisce da due giorni. Fatto sta che oggi mi sentivo veramente poco ispirata, non un argomento di cui scrivere in modo leggero e spiritoso. Mi sentivo pesante come l'amica della Marcuzzi nella pubblicità dello yoghurt. E in effetti la sensazione era quella di soffrire di stitichezza al cervello, una sensazione orribile: sai che c'è qualcosa lì dentro, ma non riesci a farla uscire. Nemmeno sforzandoti. La prima volta che mi è successo, da quella fortunella che sono, era la prova di italiano alla maturità. Dopo una carriera scolastica costellata di 8 in italiano scritto, sono riuscita a prendere la mia prima e ultima insufficienza proprio alla maturità. E non era emozione, né impreparazione. È che proprio non riuscivo a scrivere come avrei voluto. Ovvi

Le streghe son tornate

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Lo so che con quel titolo vi aspettate un post di stampo femminista, o qualcosa del genere.  E invece... Per la prima volta nella mia vita sono dalla parte di chi cacciava, processava e bruciava le streghe. O meglio, non sono proprio dalla loro parte, ma oggi, e solo oggi, posso capire la loro visione e concedere loro delle attenuanti. Partiamo dall'inizio. Il condominio dove abito non è frequentato esattamente da dei lord inglesi, ma mediamente si tratta di brave persone che non danno fastidio a nessuno. Quindi non ho nulla di cui lamentarmi. Però c'è una persona che è conosciuta non solo nel mio palazzo, ma in tutto il quartiere, perché è una fiera rompipalle, così come il suo cane, che, come spesso accade, ha assorbito il carattere rissoso della padrona. La persona in questione è una vecchia di 94 anni, penso mezza calabrese dall'accento e certamente mezza matta, e io sono così fortunata da essere quella che abita direttamente sotto di lei. Non immaginatevi una cara vecc