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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Maledetto Primitivo

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L'altra sera siamo andati a mangiare in un posto molto carino, che si chiama Sapori Solari . Una recensione decisamente migliore e più completa della mia potete trovarla qui . Era un modo per festeggiare in mega ritardo il compleanno dello Chef, e anche per dare il bentornato alla nostra Northern Baby viaggiatrice. Parliamo del posto: piccolo, molto intimo, ma soprattutto sembra di stare a casa, visto che il padrone di casa ti tiene compagnia e ti spiega la storia di ogni salume o formaggio che ti porta. Ma poi, chiamarli salumi è decisamente riduttivo. Sono prodotti tipici e particolarissimi, provenienti da ogni regione d'Italia. Personalmente, il primo posto assoluto lo darei allo speck d'oca, un sapore indescrivibile e a dir poco delizioso. E tenete conto che non sono una fan dei salumi, in generale. Comunque, la sfilata di vassoi e piatti di prelibatezze è stata accompagnata da 3 bicchieri ciascuno di Primitivo di Manduria. L'ho eletto come "Vino più pesante

Insofferenza

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Sono insofferente in questi giorni. Non verso tutto, solo verso tutto quello che è contenuto nel brutto edificio prefabbricato ad un piano, situato alle soglie del nulla, tra il nulla e il nulla. Il mio ufficio, insomma. Non è per la posizione dell'ufficio, ci mancherebbe; anche se poter andare al lavoro a piedi è certamente una gran bella cosa. Anche se avere un'ampia scelta di locali dove pranzare, nonché un'amplissima scelta di take away con consegna a domicilio, è una situazione che per me rasenta il paradiso. Ma non importa. Se l'ambiente è stimolante, e il tuo lavoro ti piace e ti dà immense soddisfazioni, non è importante doversi smazzare quei 25 km per andare in ufficio. Non è importante doversi preparare il packet lunch tutte le sante sere o rassegnarsi ad andare al solito bar. Parliamo dell'ambiente: certe volte penso di essere morta ed essere finita all'inferno. La mia punizione è condividere l'ambiente di lavoro con delle persone (che non sono

Sogni

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Salivo sul 14, ma non so perchè, invece di prenderlo in direzione Duomo, lo prendevo in senso inverso. La città era vuota, il cielo sereno e terso, ma anzichè essere una bella giornata di sole, tutto appariva tetro e grigio. Sul tram c'erano solamente tre o quattro persone, oltre a me; la sensazione era di stare dentro a uno di quei documentari degli anni '50 sulla Germania Est o sulla periferia di Roma in piena espansione: donne con vestiti a fiori e col cappellino, uomini in giacca e cravatta con il borsalino in testa. Mi dicevo nella mia testa che avrei fatto meglio a scendere alla prossima fermata e tornare indietro, ma una sorta di curiosità mi tratteneva, seduta al mio posto sul sedile di legno. Dopo un po' - molto o poco, non saprei - il tram arrivava al capolinea. Era una specie di spiazzo, ricordava il molo di un porto commerciale. Il binario in mezzo, sul fondo una cancellata grigia, ai due lati edifici bassi e tristi di cemento. Al pianterreno c'erano delle b

Liquerizia e TV

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Continuo a essere convinta dell'imminenza della primavera, ma le farfalle nello stomaco erano in effetti sintomo di un fantastico virus intestinale. Combattendo da due giorni con la nausea e nutrendomi di riso in bianco e liquerizia, mi sono resa conto del fatto che: 1. in TV il pomeriggio non c'è praticamente nulla di decente da vedere. Per fortuna esiste Rai Storia. 2. il 70% di quello che si vede in TV, dai programmi alle pubblicità, riguardano il cibo. Dalla Prova del Cuoco ai Kinder di tutte le forme, i brodi pronti, le verdure precotte, i minestroni, le offerte dei supermercati... e questa immensa varietà di cibarie bidimensionali non aiuta a combattere il forte desiderio di abbracciarmi al water. 3. La liquerizia è un dono del Signore. Per il resto non ho molto da raccontare, anche perchè delle ultime 24 ore ne ho dormite circa una ventina. Però almeno sto sognando molto.

Improvvisa primavera all'orizzonte

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Stamattina mi sono lavata i capelli. Certo, questa non è una gran notizia, è un'operazione che faccio piuttosto spesso.  Chi mi conosce sa che i capelli rappresentano una gran parte della mia figura, sembro un misto tra la cugina sfigata di Afef e Caparezza. Ma senza il pizzetto. Allora, dicevo, mi sono lavata i capelli, e non posso descrivere a parole quanti ne ho lasciati nella spazzola, sembrava un parrucchino... al punto che lì per lì mi sono preoccupata di diventare la cugina sfigata di Sinead O'Connor. Razionalizzando, però, ed escludendo un caso di alopecia fulminante, la quantità di capelli che sto perdendo può voler dire solo una cosa: è iniziato il cambio di stagione. Lo so. I meteorologi hanno già detto che fino ad aprile inoltrato possiamo scordarci il clima mite, il sole, gli uccellini che cantano eccetera eccetera. Ma i meteorologi avevano anche detto, a settembre, che l'inverno 2009-2010 sarebbe stato da maglioncino. Da giacchetta. Inutile dire che hanno lie

Odi et amo

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Odio chi tratta male mia sorella, mia madre, i miei amici; odio scoprire che non ho più niente in comune con una persona; odio venire svegliata dal telefono il sabato mattina; odio le giornate di nebbia; odio quando il bucato non viene bene; odio rompere i piatti o i bicchieri; odio gli insetti, e in particolar modo gli scarafaggi; odio avere il frigo vuoto e dover andare a fare la spesa; odio dover svegliarmi la mattina presto e odio aver sempre sonno; odio non aver tempo per leggere; odio i reality di qualsiasi tipo e odio i programmi domenicali; odio non riuscire a dormire a sufficienza per poter sognare; odio venire fraintesa; odio essere di cattivo umore; odio le strette di mano mollicce; odio l'autunno perchè è lontanissimo dall'estate; odio l'inverno perchè ho sempre freddo; odio la primavera perchè mi fa innamorare; odio l'estate perchè mi sento in vacanza anche se non sono in vacanza; odio la bolgia sulle spiagge; odio essere donna perchè mi fanno vivere in uno

Sindrome di S. Valentino

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Visto che la nefasta ricorrenza è stata giusto ieri, mi vedo costretta a parlarne. Inoltre, leggendo qua e là mi sono imbattuta, con mio sommo stupore, in questo articolo nel quale si sostiene che 1 single su 3 soffre di "Sindrome di S. Valentino". E' evidente che ci troviamo di fronte a una manipolazione della notizia ad opera di qualche accoppiato buontempone. Mi sono informata, e la Sindrome di S. Valentino in realtà è un insieme di sintomi comportamentali ed affettivi che colpiscono le persone all'interno di una relazione. I soggetti vengono colpiti da uno stato di attaccamento morboso verso il partner nei giorni o, nei casi più gravi, nelle settimane immediatamente precedenti e successivi al 14 Febbraio; presentano difficoltà di concentrazione con diminuzione dell'efficienza; disturbi del sonno; modificazioni del comportamento con manifestazioni di euforia; all'esame oggettivo si può notare la trasformazione della forma delle pupille, da tonda a cuori

We'll see

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- There's a little boy and on his 14th birthday he gets a horse... and everybody in the village says, "How wonderful. The boy got a horse". And the Zen master says, "We'll see". Two years later, the boy falls off the horse, breaks his leg, and everyone in the village says, "How terrible". And the Zen master says, "We'll see". Then, a war breaks out and all the young men have to go off and fight... except the boy can't cause his legs all messed up. And everybody in the village says, "How wonderful." - Now the Zen master says, "We'll see." ( Charlie Wilson's War , 2007) 

FFW - Fast Forward

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Due settimane un po' convulse. Dopo il tamponamento mi sarei dovuta riposare, prenderla con calma, e invece sono uscita ogni singola sera, nessuna esclusa. Ora so esattamente come si sente la carne tritata. Mi sento così, masticata. Però grandi, grandissime soddisfazioni, soprattutto l'altra sera. Dopo un vernissage (ebbene sì, non è mia abitudine, ma sono andata a un vernissage ) dove esponeva un mio amico, i cui quadri sono peraltro molto molto belli*, e dopo un aperitivo con il pittore suddetto e altri amici, sono andata a casa della Sfinge. Lo Chef ci ha abbandonati per qualche giorno, il traditore, ma il suo posto è stato prontamente occupato dal Sarto. Al mio arrivo i due erano già al secondo cocktail, un'agghiacciante mistura di Campari e gin.  Dopo qualche indecisione ci siamo diretti, a bordo del mio potente mezzo, verso il Gattopardo, dove ho avuto modo di compiere interessatissimi studi di antropologia sociale che nemmeno Margaret Meade in mezzo ai Samoani. Na

Sembri incinta

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Le colleghe. Le colleghe possono trasformare una giornata buona in una abbastanza schifosa; e una abbastanza schifosa in una giornata veramente di m***a. Le mie colleghe in generale parlano tutto il santo giorno. Non solo di lavoro. Una collega in particolare non parla quasi mai di lavoro, e ogni volta perde un'ottima occasione per tacere. Oggi. Indosso una maglia bianca che tende a salire e scoprire la pancia e un golf con la cinturina sotto al seno. "Effe, sembri incinta!" Mio sguardo interrogativo "No, non intendo che sei grassa, è per la maglia" "Eh, in effetti questa maglia sale e mi scopre la pancia" "No, dicevo per il golf... la cintura a vita alta... Comunque magari è di buon augurio!" "Ma di buon augurio per chi? Tiè!" (frase accompagnata da corna in direzione della collega) Sarei una madre single con uno stipendio basso, una casa troppo piccola, un affitto troppo alto. Riesco a malapena a mantenere me stessa e la mia au

Reception/3

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(Segue da qui e qui ). Il diavolo si interruppe, sovrappensiero. - Ecco, sì, lei mi mette in difficoltà. Ha tutta la collezione dei vizi capitali, - disse, picchiettando con la nocca sul monitor - non ne ha tralasciato nemmeno uno, ma durante la sua vita mortale non si è distinto in nessuno in particolare.  Non si monti la testa, non pensi di essere "speciale". Devo anzi ammettere che ultimamente la maggior parte di quelli che passano di qua hanno le sue stesse caratteristiche. Proprio vero che di questi tempi ci sono solo persone mediocri, e dire che durante la mia lunga carriera ho visto dei veri giganti. Sia nel bene che nel male, mi creda. Era bello, allora, fare il mio lavoro, era stimolante. Provi lei a inventare delle tentazioni che facciano vacillare un santo! O immagini che soddisfazione portare un'anima nera in pozzi sempre più profondi di malvagità. Eh, sì, bei tempi... Mentre il diavolo parlava con aria sognante, un barlume di speranza illuminò il viso di

Principi Azzurri

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AVVISO AI LETTORI: questo è un post marcatamente femminista, che potrebbe urtare la sensibilità di alcuni maschi vecchio stampo. C'era un dialogo in "Singles" che diceva: - Well, when I first moved out here from Tucson... I wanted a guy with... looks, security, caring.            Someone with their own place. Someone who said "bless you" or "gesundheit" when I sneezed. Someone who liked the same things as me, but not exactly. And someone who loves me. -Tall order. -Yeah, I scaled it down a little. - What is it now? - Someone who says "gesundheit", although I prefer "bless you." Che, tradotto, suona più o meno (traduzione molto libera): - Quando sono arrivata qui da Tucson... volevo un ragazzo con... un bell'aspetto, sicurezza e pieno di attenzioni. Qualcuno con una casa propria. Qualcuno che mi dicesse "salute" quando starnutivo. Qualcuno a cui piacessero le stesse cose che piacciono a me, ma non esattamente

Coach? I don't think we survived that crash.

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First day back to work... I don't think I survived either... Actually, I think I died and I went directly to hell. A hell made of thousands of invoices. :) By the way: title and picture are from Tim Burton's Beetle Juice , one of the funniest movies ever. The complete quote is: Very Dumb Football Player : [the football players have re-entered Juno's office] Coach? Juno : What? Very Dumb Football Player : [looking disturbed] I don't think we survived that crash. Juno : [sarcastically] How did you guess? You can see the whole scene here at minute 4:20.