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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Addio ai monti

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Ultimo giorno di lavoro, dopo 4 anni e mezzo passati nello stesso edificio, dopo 3 anni e mezzo in questa azienda. Da domani e per dieci giorni sono una donna libera, prima che inizi la mia nuova avventura. Questi 19 giorni di settembre che mi sembravano lunghissimi sono passati velocissimamente in realtà, come sempre accade. Stamattina mi sono arrivate alcune e-mail dei colleghi europei che mi hanno commossa fino alle lacrime, e sono due giorni che sono tesa come una corda di violino. So che il mio futuro sarà diverso, il mio lavoro (spero) mi darà maggiori soddisfazioni, ma come sempre mi succede nel momento di cambiare radicalmente la mia vita, ora sono piena di dubbi. Cosa mi mancherà di questo lavoro che ho fatto per quasi quattro anni? La macchina, che ormai sentivo come mia e che mi ha servito bene. Alcuni colleghi. Ma soprattutto, a sorpresa, la mia routine ormai consolidata. Questo sembra incredibile anche a me, io odio la routine, è una cosa che mi uccide dentro;

Primo impatto

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No, non ho ancora iniziato il nuovo lavoro. In realtà non ho nemmeno ancora finito quello vecchio, anche se la vita della dimissionaria è qualcosa di eccezionale. Premesso che sto ancora lavorando veramente, perché la famigerata fatturazione mi accompagnerà fino all'ultimissimo giorno di lavoro, tra il farla e l'insegnarla. Però posso permettermi di ignorare pressoché tutte le e-mail che mi arrivano, perché ormai non mi riguardano più, e inoltre sto vivendo con uno sciallo assoluto. Quasi quasi mi dispiace che non duri di più (ma anche no). Sono in ritardo la mattina? Chissene. Devo uscire alle 18 e zero-zero? Lo faccio, e spengo il pc prima delle 18. Ho voglia di una sigaretta extra? Scendo e me la fumo. La cosa bella è che, per la prima volta in vita mia, sono io che me ne vado, quindi non mi interessa di farmi il mazzo doppio per far capire loro cosa si perdono e che errore hanno fatto a non rinnovarmi il contratto. Lo sanno già.  Inoltre mi fa estremamente ridere

Qualcuno deve pur dirlo

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Questo è un appello accorato, perché veramente non se ne può più di vedere certi obbrobri girando per strada. Tra l'altro l'estate è un vero florilegio di cheap-and-trash, abbinamenti improbabili, totale mancanza di autocritica e in alcuni casi non solo del senso del gusto, ma anche di quello della vista. Dovete sapere che: - le unghie lunghe sono volgari, su tutti, nessuno escluso. - la cosiddetta nail art è più che volgare, è inguardabile, su tutti nessuno escluso. - quando sotto lo short spunta evidentemente la tasca, vuol dire che lo short è veramente troppo troppo corto. E solo una persona su un milione può permettersi di indossare roba così corta, oltre al fatto che personalmente mi danno l'idea di una poveretta che sta sfruttando i vecchi jeans fino all'ultima fibra, e mi prende l'istinto di accompagnarla al primo centro Caritas dove magari ne possa trovare un paio che non cadano a pezzi. - i leggings non sono per tutti, anzi, in un mondo ideale non s

Il primo giorno dell'anno / 2

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Ci siamo, è di nuovo settembre. Questo comporta che ho già ricominciato il count-down al prossimo agosto (mancano 330 giorni, se ho contato bene), che inizio a desiderare abiti calducci, che ho già iniziato a lamentarmi del freddo e che dormirei tutto il giorno appallottolata sotto una copertina. Che poi, in realtà, credo di avere un po' di stanchezza arretrata addosso, visto che per la prima volta in vita mia sono riuscita a dormire in spiaggia, e mica una volta, ma ben due, e mica per 10 minuti: dalle 3 alle 5 del pomeriggio, incurante di tutto e di tutti, con la bocca aperta e rischiando di svegliarmi col telo mare impiastrato di bavetta (cosa che, per fortuna, non è successa). Ho passato delle belle vacanze, senza fare nulla di particolarmente spettacolare, ma mi sono rilassata e sono stata un po' con mia sorella che riesco a vedere sempre più di rado. Due settimane sono volate, e la domenica del rientro non potevo crederci e la sola idea di fare le valigie e tornare