Domenica in famiglia

Finalmente, dopo lunghi mesi e un po' di insistenze, siamo riusciti a organizzare un altro pranzo nel mio ristorante preferito in mezzo alle colline del Monferrato.  Ci tenevo che la N. Baby ci venisse, prima di partire per la sua nuova destinazione. E la Sfinge non era venuto l'altra volta, quindi volevo assolutamente farlo provare anche a lui. Mancavano solo lo Chef e la Ballerina, peccato... 
Devo dire che contributo fondamentale all'organizzazione è stato dato dall'Ingegnere, che ha offerto servizio pullman da Milano, ha prenotato il tavolo, e si è presentato con tempismo perfetto sotto casa mia.
Inoltre, nonostante previsioni meteo orribili, il Fato ci ha riservato una giornata quasi estiva, temperatura perfetta, sole sfavillante, colline brillanti di erba verde, una brezza deliziosa. Insomma, il Monferrato è celebre non a caso. 
Il pranzo è stato a dir poco luculliano, tutto buono, vino ottimo. Perfino i bambini degli altri tavoli non sono stati molesti. Amo il fatto di venire coccolata, adoro che la cuoca a un certo punto inizi a girare per i tavoli chiedendo a tutti se è andato tutto bene fino a quel momento, e poi, inutile dirlo, amo la cucina piemontese. 
Per smaltire il lauto pasto abbiamo prima cercato di entrare alla Cittadella dove c'era una specie di fiera sui fiori; purtroppo, non essendo stati i soli ad aver avuto questa idea, non ce l'abbiamo fatta; quindi abbiamo ripiegato su una passeggiata in centro e sorbetto al mio bar preferito.

Tutto sommato una domenica tranquilla, ma molto piacevole, il tempo è volato.
È bellissimo quando ti rendi conto che stai così bene in compagnia dei tuoi amici che ti sembra di conoscerli da sempre; e ti rendi conto che ti senti a casa, come se fossero una seconda famiglia.

D'altro canto, gli amici sono la famiglia che ti scegli*.


*Ci tengo a sottolineare: questa frase me l'ha sempre detta mio padre, non l'ho presa dalla pubblicità della Barilla.

Commenti

Post popolari in questo blog

Confessione di un'amante delle Barbie

Un anno di lockdown

Lati negativi del trasporto pubblico