Chi non muore si rivede

Inizialmente non ho più scritto per mancanza di tempo e per mancanza di ispirazione. Non mi va di scrivere tanto per farlo, mi piace avere qualcosa da dire, se no tanto vale stare in silenzio. Poi, dopo un po',  mi sono "dimenticata" di avere un blog. 

Poi, qualche giorno fa, mi sono resa conto che il mio blog mi mancava.
Non sono ancora certa del fatto che troverò il tempo e soprattutto i contenuti per scrivere di nuovo con un po' di costanza, ma ci vorrei provare e sempre senza dare un taglio troppo specifico. 
Per me il blog è un diario, è un modo di sfogare le frustrazioni e condividere le gioie, quindi non penso che ci sarà un tema più specifico di "la mia vita, quello che mi capita, che mi piace, che mi colpisce, che odio, che amo".

Cos'è successo in tutto questo tempo? 
Mille cose. La mia vita in un certo senso è cambiata radicalmente, anche se tutto sommato è sempre la stessa. Cioè, ha subito alcuni importanti cambiamenti, però li definirei sotterranei. Come un fiume carsico, che scava nel profondo senza essere visibile all'esterno.

Nell'autunno dello scorso anno ho dovuto subire un piccolo intervento per sistemare il ditone su cui mi ero brillantemente fatta cadere un pesantissimo tavolo. Quasi nello stesso periodo, finalmente, dopo anni di patemi, pianti, cuori spezzati (cioè, sempre il mio in realtà), la storia con il mio personale Mr. Big è diventata ufficiale.
Quindi non sono più single, dopo tanto di quel tempo che credevo di non saper più come si fa a stare insieme a qualcuno. Purtroppo lui non lavora vicino a me e stiamo insieme meno di quanto vorrei, ma per ora va bene. 

Dopo qualche tempo ho abbandonato il mio mini-monolocale e ora sono la felice inquilina di un quasi-bilocale.
Piccolo inciso: ho scoperto che a volte più che la dimensione della casa è la dimensione degli armadi a fare la differenza. Nel mini-mono ero riuscita a stipare una quantità di oggetti che nel ricco quasi-bi faccio entrare a fatica. 

Continuo a lavorare per la stessa grande azienda di beverage dove ho iniziato ormai due anni fa, nella quale mi trovo molto bene, anche se, trattandosi di lavoro, si fatica e si fa una vita un po' infame. Il fatto di metterci molto più tempo ad andare al lavoro, e di avere un orario flessibile soprattutto in uscita, devo dire che ha influito sulla mia presenza virtuale.
Giuro che certe sere, piuttosto che accendere il pc (e il cervello) una volta raggiunta l'agognata casa, mi metterei a stirare 30 camicie. Di quelle coi volant e le pinces.
Senza contare che a parte il pc dell'azienda fino a domenica scorsa il mio personale era un netbook di 4 anni che per accenderlo dovevo pensarci la sera prima. Un vero dramma. Anche passare da una scheda di Chrome a un'altra poteva richiedere alcuni minuti, qualche crash, e finanche diversi rituali voodoo, al punto che nemmeno la minaccia "Guarda che ora vado da Mediaworld e ti cambio", che una volta funzionava, ormai sortiva più alcun effetto.
Quindi, complice l'arrivo della 13a, dell'imminenza del mio compleanno e del Natale, la scorsa settimana ho preso qualcosa di molto più nuovo e funzionale, benché economico. 
Per il momento fila come un treno, speriamo che duri un po'.

Questo è tutto il riassunto delle puntate precedenti, sperando che ci sia ancora qualcuno dall'altra parte dello schermo.

Se c'è, grazie.
F.

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