Lati negativi del trasporto pubblico
Non ho mai usato assiduamente i mezzi pubblici nella mia vita. Nella mia città, che è piuttosto piccola, ho sempre abitato in centro, il che significa: a due isolati dalla scuola elementare, a due dalla scuola media, a un isolato e un giardinetto dal liceo. Quindi, a scuola andavo a piedi. A scuola di danza, benché più lontana, andavo a piedi. Ho sempre camminato, mi piaceva e mi piace tuttora, e ho sempre guardato con un po' di pena le mie compagne che prendevano il bus n. 4 perché venivano dal quartiere Cristo (si chiama così, non è una bestemmia). Prendere il bus n. 4 significava svegliarsi ben prima delle 7.30 per essere a scuola alle 8; significava il concreto rischio di perderlo, di dovergli correre dietro, di arrivare con decine di minuti di ritardo e farsi mandare dal preside. Significava essere alla mercé di un certo autista che guidava come un pazzo. Io dovevo limitarmi ad accelerare il passo e riuscivo comunque ad arrivare puntuale. Questo è il primo fondamentale pu...