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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Le parole inutili

Quando un intero fine settimana è funestato da disgrazie così gravi, comprendo la posizione di certi eremiti medievali. Forse vivere isolati dal mondo, preoccupandosi solo della propria piccola vita non è un'idea così malvagia, dopo tutto. La scorsa settimana mi ero ripromessa che avrei scritto qualcosa di leggero e divertente, per alleviare - in primis a me stessa - quello che tutti i siti meteo prevedevano come un lunedì dal clima novembrino. Il problema, quando hai un blog e ti piace scriverci, è che poi succedono delle cose molto più grosse di te, molto più importanti, e non puoi scrivere di cazzate come se niente fosse, perché non ci riesci. Almeno, io non posso. Nello stesso tempo non vuoi unirti al coro dei coccodrilli, a quello degli sciacalli e a quello degli indignati. Non vuoi che chi ti legge pensi che tu sia l'ennesima persona che per qualche click in più scrive un post strappalacrime su vite spezzate all'improvviso, sull'ineluttabilità del caso, su "

Coscienza e la tecnologia

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Mia sorella ed io siamo diverse in molte cose. Anzi, in quasi tutto per la verità: lei è piccola e coi capelli lisci e dorati, io alta, riccia e castana;  abbiamo sempre avuto gusti e interessi diversi, anche se crescendo le differenze si sono sfumate e compenetrate naturalmente, a causa del reciproco benefico (?) influsso. Tutto sommato sono contenta di avere una sorella, mi annoio senza di lei. Come ho detto nel mio ultimo post, io amo la tecnologia. Mia sorella, ovviamente, no. L'ha sempre considerata un'emanazione del demonio, almeno finché non le abbiamo regalato il computer (una delle poche occasioni in cui è rimasta a bocca aperta e senza parole). Ora lo usa, le piace abbastanza ed è anche bravina, ma rimane più che altro un male necessario per poter svolgere il proprio lavoro e per non essere un paria nella società moderna. Dal pc allo smartphone il passo è stato breve, ed è diventata una appassionata scaricatrice di giochi. Ormai ero certa di averla convertita all

Sento una forza dentro che neanch'io so come*

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A me la tecnologia piace. Già la foto qui sopra dovrebbe farvi capire che sono un po' nerd dentro di me. Mi piacciono i computer, gli smartphone, la playstation, il nintendo ds, le fotocamere digitali, i satelliti, in generale la corrente elettrica e buona parte di ciò che essa alimenta; attenzione, non sono un'esperta, sono un'utente media, ma in ogni caso sono strumenti che mi piacciono, mi affascinano, e che se fossi meno pigra forse potrei anche imparare a usare meglio. La ragione è che credo la tecnologia abbia come scopo principale quello di  facilitare la mia vita, anche solo aiutandomi a ricordare il nome di quell'attore che "ce l'ho sulla punta della lingua ma morire se mi viene in mente". Ciò premesso, periodicamente mi capita di avere una serie di problemi con qualunque apparato che funzioni a elettricità: quanlunque oggetto elettronico io tocchi mi va in tilt e io passo uno o due giorni a impazzire. Domenica sera è iniziato tutto. St

La campagna Papoleonica

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Papà che si dirige verso il Friuli. Se cercate bene, trovate anche la mamma e il cane. Mia mamma ha una cugina a Udine. Mio padre ha una cara amica di infanzia a Udine. Camilla se ne sarebbe rimasta volentieri nella casa che ha ormai imparato a considerare sua, invece i bipedi hanno deciso di farsi una settimana a Udine e di portarsi dietro la povera, incolpevole quadrupede pelosa. Sabato mattina, dovendo tornare a casa per salutarli e per festeggiare una media di 280 compleanni dei miei amici, ho sognato che ero arrivata troppo tardi, che loro erano già partiti e il mio cruccio maggiore era ovviamente "oooh noooo non ho salutato il caneeee". Mi sono svegliata depressa. Questo tanto per smentire chi sostiene che la genetica non conta niente, che è l'educazione che forma la persona: cavolate, il sangue ti segna, e so che mio nonno in questo momento se mi vede è molto fiero di me. Il piano di mio padre era partire domenica "non più tardi delle 11, perché fin