I fantasmi del passato
Udite udite! È iniziato l'anno nuovo!
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Non si sa mai che qualche distratto non se ne sia accorto.
Ho passato buone vacanze, anche se non ottime, visto che puntualmente ho passato l'unica settimana di ferie con un raffreddore da competizione che non mi è ancora del tutto passato. Anche se fa sempre piacere che in un mondo così instabile la legge di Murphy rappresenti un punto fermo inamovibile, un pilatro incrollabile nell'esistenza mia e di tanti altri fratelli di sfiga.
Ho passato comunque un buon Natale, sereno e tranquillo tra famiglia e amici, una fine d'anno e un capodanno molto carini con la mia amata sorellina e gli amici vecchi e nuovi.
Non intendo fare propositi, né buoni né cattivi, cerco sempre di non farne. E comunque dicono che fare buoni propositi per l'anno nuovo faccia male all'umore e all'autostima, visto che vengono regolarmente disattesi.
Non intendo farli, ma alla fine è più forte di me: sono cinque giorni che penso a tutte le cose che devo fare in questo nuovo anno.
Devo organizzare un week-end a Torino con la Ballerina, più un sabato in incognito con gli amici in zona per andare a inaugurare una certa casetta nuova. Poi voglio andare a trovare Coscienza qualche volta (no, non sto facendo autocritica, intendo proprio mia sorella), e voglio organizzare qualcosa di bello qui perchè venga a trovarmi anche lei. Voglio cercare di essere meno intermittente con gli amici che per ragioni logistiche non riesco a vedere, anche se so già che, visto il mio grado di disorganizzazione, non riuscirò a farlo. Poi voglio iniziare a guardarmi intorno per trovare una sistemazione nuova, una casetta tutta mia, e voglio ricevere gratificazioni maggiori sia morali che materiali dal mio lavoro.
Ecco, diciamo che quest'ultimo punto ho già ottime probabilità di, chiedo scusa per il francesismo, sminchiarlo.
La fine di novembre e tutto dicembre sono stati pesantissimi, ero stanca, avevo la testa da un'altra parte, avevo troppe cose da fare e a cui stare dietro, il terremoto, le cavallette, e potrei trovare mille altre scuse. Resta il fatto che la settimana e il nuovo anno, lavorativamente parlando, si sono aperti come segue:
Lunedì, ore 18.05: mi rendo conto che ho dimenticato di mettere il mio margine nell'offerta fatta a un cliente. Attonita, ho deciso che non era questione risolvibile alle 18.05, quindi ho spento in fretta il pc e me ne sono andata a casa, dove ho passato la notte dell'Innominato, ad arrovellarmi su come potevo gestire una cosa del genere. Per farla breve, il mio collega è un santo e non solo mi ha rassicurata sul fatto che non sono l'unica a cui capita di fare degli errori, ma mi ha anche aiutata a risolverla senza danni per noi.
Purtroppo, per una che è finita bene, ecco oggi altre due cazzate che arrivano dal 2010. Ho dimenticato di fatturare un ordine a novembre, poco male, l'ho fatturato ora, ma in ritardo, nel nuovo anno, e mettendo nuovamente alla prova la pazienza del mio collega. E infine, sempre oggi, mi sono accorta di aver sbagliato un calcolo e di aver fatto un altro prezzo sbagliato. Non gliel'ho ancora detto.
Ora, la domanda mi sorge spontanea: sono i colpi di coda un 2010 che, tutto sommato, facendo un bilancio piuttosto obiettivo, è stato un anno abbastanza merdoso? Oppure, senza voler fare del terrorismo, ma volendo solo attenersi ai fatti,sono i prodromi di un 2011 in cui andrà tutto storto?
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Commenti
@Azzurro: eh, avevo il sospetto infatti... quanto al sorriso, cerco di prenderla sempre con umorismo, ma le giornate nere capitano anche ai migliori! :)