Bus stop

"Effe, ma possibile che a te piacciono sempre quelli stronzi??"
"Coscienza, non posso farci niente, i bravi ragazzi mi annoiano"

"Effe, ma basta, ma 'sti stronzi li trovi tutti tu?"
"Cicì, hai ragione, non è colpa mia, è che mi fanno ridere"

Ebbene sì. Avete presente quel cliché che un amico magari un po' sfigato in amore vi ha sempre rinfacciato "io non trovo nessuna perché tanto a voi donne piacciono i bastardi". E voi a cercare di convincerlo che no, non è vero che a tutte le donne piacciono i bastardi, voi ad esempio non vorreste mai stare con uno stronzo, e lui che è una persona così meravigliosa certamente non tarderà a trovare chi lo ami veramente, che ne apprezzi la bontà, la generosità, l'intelligenza, lo humour e tutte le altre inestimabili qualità che possiede.
Il risultato probabilmente è che lui è ancora single, e voi anche, perchè dopo la vostra ultima storia degna di tale nome, negli ultimi anni avete perso la testa per persone che tutti i vostri amici definiscono "stronzi" che non vi consideravano nemmeno lontanamente, o vi consideravano ma come passatempo e nulla di più, o al limite come friend with benefits.
E intanto che voi perdevate il sonno e l'appetito su dei bellocci stronzetti che vi facevano ridere a crepapelle e con cui avevate tante cose in comune, c'era quel bravo ragazzo, magari un po' timido, magari non troppo brillante, che vi guardava con gli occhi a forma di cuore. E voi non ve ne accorgevate nemmeno, o meglio, facevate finta di non accorgervene, perché non vi interessava. E si creava quella catena, con lui che inseguiva voi che inseguivate lo stronzetto, che inseguiva un'altra più stronza di lui. Perché c'è sempre qualcuno più stronzo in testa alla gara.

Ed è così che, senza accorgervene, siete finite a pie' pari dentro al cliché.

Non è che vada sempre male, sia chiaro. Ci sono giorni buoni - quelli in cui non pensate che meritate di più, e prendete solo quello che arriva - e giorni cattivi, in cui tutta la stronzaggine della situazione vi appare evidente come una torre in mezzo a una pianura.
In quei giorni vi ammazzate di canzoni strappa-vene in loop, non vi accontentate più perchè quello che arriva sono mediamente schiaffoni, o pugni nello stomaco.
Vi sentite come ferme a una fermata, ad aspettare sempre lo stesso autobus. Che ogni tanto vi passa davanti, si ferma; l'autista vi sorride, mette il dito sul pulsante per aprire le porte e il vostro cuore urla "sto per salire" e il cervello sussurra "non ci credo finchè non sono a bordo". E il cervello ha sempre, sempre, sempre ragione.
Infatti l'autista ritira il dito dal pulsante e riparte lasciandovi lì sul marciapiede. Magari lo inseguite anche un po', ma non è che potete corrergli dietro all'infinito, né saltare a bordo se le porte non si aprono, mica siete Rambo. Quindi tornate mestamente alla vostra fermata.
Sperando che ripassi. E magari nel frattempo vi distraete guardando le macchine che passano, qualcuno vi dà un passaggio fino alla fermata dopo, ma alla fine vi rimettete ad aspettare sempre il solito maledettissimo cazzo di autobus.

"Amor, ch'a nullo amato amar perdona".
Stronzate.


Commenti

Lenny ha detto…
io sono sempre stato quello con gli occhi a forma di cuore... q__q

poi ho trovato quella con gli occhi foderati di salame che mi ha sposato!!! :-))
Effe ha detto…
Eh, per fortuna i cliché non valgono per tutti... si nota che oggi è una delle giornate no? :)
CC ha detto…
E se gli buchi le gomme? voglio proprio vedere come se ne va... sui cerchioni può avanzare un poco, ma poi si ferma. E quando si ferma tu lo raggiungi e usi il piede di porco per aprire le porte. Dopo di chè, lo stesso attrezzo lo usi a tuo piacimento sull'autista, così gli insegni ad aprirti la prossima volta. Io sono sicura che funzionerà :-)
Effe ha detto…
@CC: Ahahahahahah! Sarebbe molto liberatorio, credo. Peccato che non sia proprio nelle mie corde prendere a mazzate, lo sai... Assolderò un picchiatore. Qualche volontario? :)
cheebo ha detto…
Qualche volta mi è capitata la stronza e qualche volta mi sono reso conto -ex post- di aver vestito io i panni dello stronzo. La qual cosa, se mi avete visto e conosciuto bene, ha assolutamente dell'incredibile. Ma a onor del vero è successo poche volte.
Devo dire che in gioventù (ora sono un uomo fatto eh :)) finire nella rete di una stronza mi pesava moltissimo. Probabilmente molto più che a voi mademoiselles. Già, perché mi si scuserà, ma lo scotto d'essere raggirate e illuse prevede quantomeno come buonuscita, una discreta dose di emozioni forti da ricordare, tra cui, come dire, almeno uno o più "accadimenti di ordine chimico-fisico-biologico".
Nel caso di noi maschietti questa eventualità, con una vera stronza, era cosa più rara della cometa di Halley. Noi siamo da sempre costretti a fare gli occhi a forma di cuore e ad ottenere in cambio il totale infinito disarmante disinteresse. Come dire: nemmeno buoni per il macello.
Ora che sono anziano, come dicevo, le emozioni le cerco come l'aria che respiro. Quindi, che dire, amen! Stronza è bello.
:D
Effe ha detto…
@cheebo: molto saggio, si vede che sei ormai un uomo fatto. :)
A tutti capita di stare alternativamente sopra o sotto la catena di stronzaggine, il che non fa di nessuno uno/a stronzo/a tout court. Forse è questo il punto: si accumula karma negativo che ti si ritorce contro! Io credo di averne smaltito un bel po' ultimamente... Cmq, tanto per puntualizzare, io non sono mai stata "raggirata e illusa", anzi, i patti sono sempre stati molto chiari, e la scelta è stata mia. Solo che in fondo in fondo sono una romantica, e mi faccio delle idee; quindi posso incolpare solo me stessa. :)

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