Vieni a ballare in Puglia

Al sesto giorno di permanenza, finalmente dotata di connessione a internet, posso iniziare a scrivere un resoconto veritiero e imparziale della tanto agognata vacanza.

Personaggi ed interpreti:
Nel trullo n.1 (dei single):
La Ballerina
La Piemontesina Bella
La Cubista
Il Sarto
Lo Chef
La Sfinge
The Producer
Mr. Wonderful

Nel trullo n. 2 (delle coppie):
The Boss
La Guida
Il Pescatore
La Mora

Nel trullo n. 3:
Gli amici dal Friuli

Nell'appartamento n. 1:
Il Grigliatore
La Principessa
L'Alpinista

In più, guest stars per soli due giorni:
L'Amazzone
La Colombiana
Un Amico

Totale, 21 persone. Ho polverizzato qualsiasi mio record personale quanto a gruppi vacanze molto numerosi.


Mercoledì 11 - giorno 1
Vengo svegliata da uno scroscio d'acqua alle 9.30 del mattino. Il primo pensiero è "Ma quanta acqua dà alle piante quella scassa**** del piano di sopra?". Poi mi rendo conto che forse l'innaffiatura sta durando troppo, allora mi rendo anche conto che ho le lenzuola stese fuori, mi lancio giù dal letto e praticamente in mutande mi fiondo sul balcone a ritirarle. Sembrava il diluvio universale, e ho iniziato a pregare che smettesse e che il nostro aereo non subisse ritardi.
Verso le 12 mi muovo per andare a prendere la Ballerina. Vestite da autunno nonostante i 26 gradi umidi ci dirigiamo all'aeroporto, mangiamo un boccone, montiamo sull'aereo e partiamo in perfetto orario. Atterriamo addirittura in anticipo, entrambe le valigie arrivano nonostante la mia ansia, e lo Chef sorridente ci attende all'uscita. Ci dirigiamo verso A. con tutti i finestrini abbassati e cantando a squarciagola. La mamma dello Chef ci accoglie in modo meraviglioso con merenda a base di gelato e bibite fresche e racconti del terrore su gatti mannari e loschi figuri che si aggirano furtivi nelle campagne. 
Ci dirigiamo verso il castello e finalmente vediamo dal vivo quello che abbiamo solo potuto immaginare dalle monete da un centesimo. La serata passa tranquilla con una bella cena tra amici con il castello sullo sfondo, passeggiata e bevuta a T. e poi finalmente il meritato riposo.

Giovedì 12 - giorno 2
Dopo essere rimasti d'accordo di svegliarci naturalmente, veniamo invece delicatamente svegliati dallo Chef che, fedele al suo nickname, ci ha già preparato una lauta colazione . Andiamo al mare, spiaggia di scogli, e la Ballerina rischia di mettere a repentaglio la sua promettente carriera di etoile: "Si scivola qui?" "No no, vai tranquilla". Sbamm. Inciampo con annesso ematoma sul ditino medio e copioso sanguinamento. Al primo bagno.
Pranzo splendido in riva al mare e ulteriore spiaggiamento al sole per favorire la digestione.
La sera cena frugale a casa e poi altra bevuta e passeggiata a T., con inclusa visione dell'inaspettato spettacolo di drag queen e incontro con buona parte dei futuri partecipanti alla vacanza al trullo.

Venerdì 13 - giorno 3
Viste le difficoltà della Ballerina a fare il bagno in spiaggia di scogli, andiamo al mare in una spiaggia di sabbia, sempre a T. Tutti gli altri sono impegnati in pranzi luculliani con il parentado tutto, e nonostante le reiterate rassicurazioni "vi raggiungiamo dopo pranzo", il dopopranzo si concretizza in un orario aperitivo col sole già al tramonto. Ultimi acquisti al centro commerciale e poi cena, sempre a T. (ci piacciono i posti nuovi), dopo aver girato circa venti minuti in cerca di parcheggio. Tanto per ricordarci il traffico milanese che ci attende al rientro.
Dovremmo andare a letto presto, visto che il mattino dopo è quello della partenza, invece arriviamo a casa alle 3. Mentre sistemiamo le valigie, sentiamo che lo Chef si è addormentato mentre era ancora in corsa verso il cuscino, e passiamo le successive due (DUE!) ore a spettegolare, il che è un'attività bellissima e in un certo modo utile, almeno finchè non metti la sveglia sul cellulare che ti comunica freddamente "3 ore e 10 minuti alla sveglia". A quel punto ti rendi conto che spettegolare dalle 3 alle 5 del mattino è una stronzata colossale.

Sabato 14 - giorno 4
Il giorno più lungo. Sveglia alle 8.10, colazione rilassata, messa a punto della valigia, caricamento stile tetris del bagagliaio. Tappa dalla mamma dello Chef per lasciare le chiavi della casa di campagna; 15 minuti di attesa che si aprisse quell'accidenti di passaggio a livello; caricamento dei bagagli del Producer, che ama viaggiare leggero come una zarina russa; tappa a casa del Sarto per caricare almeno parte della spesa faraonica, che è stata inserita in ogni raro interstizio vuoto del bagagliaio e dell'abitacolo; e via verso il trullo. Piccola parentesi: il nostro trullo è abitato da nove persone. Oltre a noi nove ci sono due coppie in un altro trullo, una coppia di altri amici e la sorella di uno di loro in un altro trullo ancora, più un'ulteriore coppia e amico al seguito in un appartamento in paese. Dei nove del nostro trullo eravamo presenti solo in cinque, nessuno dei quali incaricato di fare il check-in, quindi eravamo ufficialmente dei senzatetto; dopo aver depositato parte dei bagagli e della spesa nel trullo delle due coppie siamo andati in spiaggia con la macchina carica. A quel punto ad essere sincera, viste le tre ore scarse di sonno alle spalle, io già stavo vedendo la Madonna e anche qualche santo dalla stanchezza, ma purtroppo non riesco a dormire in spiaggia, quindi abbiamo pazientemente atteso l'arrivo degli altri arrostendoci sotto un sole spietato. Al tramonto, seduti al bar della spiaggia, abbiamo gustato un fantastico aperitivo a base di friselle, frullato di frutta e birra che mi ha rimesso in armonia con il mondo e soprattutto con il mio stomaco, vuoto da colazione, poi siamo entrate in possesso della stanza nel nostro trullo. Rapida doccia e poi di corsa alla sagra delle orecchiette, dove la bellezza del mondo e soprattutto di questo angolo di Italia mi sono apparse ancora più fulgide, complice lo stomaco finalmente del tutto appagato.

 Fine prima puntata - continua...

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