Come tirare le 5 di sabato notte
Prendete un sabato sera qualsiasi.
Andate a cena con gli amici di sempre, e poi a bere qualcosa per finire bene la serata. Fatevi portare a casa da uno dei suddetti amici di sempre, e fermatevi a chiacchierare sotto casa per raccontarvi le ultime. La via sotto casa vostra non è larghissima, e non è illuminatissima, ma siete parcheggiati bene e nulla vi preoccupa. State belli scasciati sul sedile e senza la cintura allacciata, ma tanto siete parcheggiati bene e nulla vi preoccupa.
Ed ecco che mentre ascoltate una canzone di Paolo Conte che parla di un brutto tinello marròn vi sentite sbattere violentemente in avanti, le braccia salgono istintivamente a riparare il viso. Quando rialzate gli occhi rivivendo l'istante ogni istante, per cercare di capire che diavolo sia successo, vedete un'auto cappottata sul fianco, con i fari accesi in faccia a voi, gli airbag esplosi, la musica dello stereo che va e una ragazzina sottile che esce dal lato del passaggero combattendo - e inspiegabilmente vincendo - contro la forza di gravità.
A quel punto smettete di sperare che in verità non sia successo nulla, chiedete all'amico di sempre come sta, scendete dalla macchina e iniziate a sperare che quello alla guida non si sia fatto male, perchè non esce... La ragazzina dice che era lei alla guida ("ma da quando danno la patente a quelli dell'asilo?" vi domandate dall'alto dei vostri xx anni), che ha 19 anni, è neopatentata, che ha bevuto solo un cocktail ma no no no non è ubriaca. Parla a voce troppo alta, parla troppo velocemente per lo choc ma sta cercando di tenere duro. Non trova il cellulare, vuole chiamare i suoi. Le passate il vostro, rendendovi conto che nonostante lo sforzo di mantenere il sangue freddo state tremando. Capite che non diventerete mai un agente della CIA, e la cosa un po' vi infastidisce. Quando riavete il telefono chiamate il 118. "No, non ci sono feriti, siamo tutti in piedi". Inizia l'attesa. La musica nella macchina della ragazzina continua ad andare, gli abitanti del palazzo non si sono mai divertiti tanto e senza pagare il canone, alcuni sono alle finestre, altri sono addirittura scesi in strada. Chiedete al vostro amico se ha il triangolo e lo andate a mettere all'imbocco della via. Richiamate il 118. L'unica pattuglia dei vigili sta facendo un altro rilievo e verrà appena finito. Intanto è sceso vostro padre, che cerca di tranquillizzare la ragazzina. Salite a bere un goccio d'acqua. Scendete e c'è l'ambulanza, i volontari stanno caricando il vostro amico come se fosse moribondo, e non sapete se ridere o preoccuparvi sul serio (solo dopo molte ore scoprirete che erano convinti che lui fosse il guidatore della macchina cappottata). Vi fate mettere un collare e salite anche voi. L'ambulanza nel fare inversione rischia di tamponare la VOSTRA macchina parcheggiata nel viale, e già vi immaginate di vincere un premio per la serata più sfigata dell'anno.
Il resto della serata lo passate con dei comici di Zelig che per hobby fanno i medici al Pronto Soccorso. Le lastre per fortuna non mostrano niente di grave, classico colpo di frusta e 7 giorni di prognosi. Per un momento siete quasi contenti della vacanza obbligata. Poi vi ricordate di tutto quello che avete da fare al lavoro, degli impegni presi nella settimana, il concerto col biglietto già pagato, il week-end in montagna... andate a casa e alle 6 del mattino vi infilate finalmente nel letto; certo, un sabato sera un po' alternativo, ma in fondo l'avventura vi diverte.
P.S.: E ora, dopo un giorno e mezzo: siete doloranti, dovete prendere più pillole di vostra nonna e vorreste avere la ragazzina sottomano per darle una manica di legnate. Iniziate a dubitare di riuscire mai ad andare in montagna. E per giunta nevica pure. Neppure il miraggio dei soldi dell'assicurazione vi fa sorridere. Domani andrà meglio, si spera.
Commenti
Tanto gliene toglieranno almeno 100 spero:))