Sindrome di S. Valentino
Visto che la nefasta ricorrenza è stata giusto ieri, mi vedo costretta a parlarne.
Inoltre, leggendo qua e là mi sono imbattuta, con mio sommo stupore, in questo articolo nel quale si sostiene che 1 single su 3 soffre di "Sindrome di S. Valentino".
E' evidente che ci troviamo di fronte a una manipolazione della notizia ad opera di qualche accoppiato buontempone.
Mi sono informata, e la Sindrome di S. Valentino in realtà è un insieme di sintomi comportamentali ed affettivi che colpiscono le persone all'interno di una relazione. I soggetti vengono colpiti da uno stato di attaccamento morboso verso il partner nei giorni o, nei casi più gravi, nelle settimane immediatamente precedenti e successivi al 14 Febbraio; presentano difficoltà di concentrazione con diminuzione dell'efficienza; disturbi del sonno; modificazioni del comportamento con manifestazioni di euforia; all'esame oggettivo si può notare la trasformazione della forma delle pupille, da tonda a cuoriforme; inoltre la ricerca spasmodica di un regalo adatto e di un locale dove poter cenare senza dover ipotecare la casa o vendere un rene può causare stress, affaticamento, disturbi di memoria ("Ma perchè sto facendo tutto questo?"; "Ma le avevo già regalato l'anno scorso il cuscino a forma di cuore?", eccetera), tendenze depressive con irritabilità e suscettibilità ("Con questo completino invece di essere sexy sembro un insaccato!").
In alcuni casi si assiste all'inebetimento del paziente, il quale l'anno precedente, da single, proclamava a gran voce di ritenere la festa in questione:
A. una sciocchezza, perchè l'amore vero andrebbe festeggiato ogni giorno dell'anno;
B. un metodo per far soldi escogitato dalle perfide multinazionali del cioccolato, dei fiori e dei biglietti di auguri.
Proprio questi pazienti sono tra i più a rischio, e, se colpiti, solitamente esauriscono il tetto massimo di spesa della carta di credito.
Molti sintomi sono simili a quelli di altre sindromi, quali la sindrome da trauma cranico o la sndrome da demenza pugilistica; la differenza fondamentale sta nella durata limitata nel tempo della sindrome di S. Valentino.
D'altro canto "semel in anno licet insanire".
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