Riso e vino
Ieri sera è stata una serata memorabile.
Amici (G., J., R., in rigoroso ordine alfabetico) a cena nella mia mini casa senza porte. E già questa, di per sè, è una notizia.
In primo luogo perchè aveva cenato solo un'amica da me prima di ieri.
In secondo luogo perchè avere una cucina con due fornelli di cui uno funzionante per modo di dire non aiuta molto.
Infine, viste le dimensioni di casa, sistemare 4 persone in modo che non si sentano morire di claustrofobia non è impresa da poco.
La cena è stata a dir poco improvvisata, ma ho potuto almeno in parte ricambiare la continua ospitalità di G. e R. con un risotto fatto al volo. Per fortuna una dose abbondante di vino (non nel risotto) rende apprezzabile qualsiasi piatto.
Chiacchiere e risate non sono mancate e devo dire che sono più che soddisfatta della serata, e con un minimo di organizzazione in più si può assolutamente rifare.
Potrei fare un resoconto della discussione, che è spaziata dalle piramidi al Santo Graal, dalle cause della II Guerra Mondiale ai progetti faraonici per il capodanno. Ma come al solito il ricordo non è sufficientemente limpido.
Ho però avuto modo di rendermi conto di alcune cose:
- devo assolutamente comprarmi un cavatappi degno di tale nome
- devo assolutamente comprare un'insalatiera e un piatto di portata
- devo procurarmi un servizio di bicchieri migliore di quello che possiedo attualmente (formato dai bicchieri della Nutella e da quelli regalati al McDonald's)
- devo imparare a tenere un paio di bottiglie in casa. Bottiglie piene, si intende, di vuote attualmente ne ho quante ne voglio
Per concludere, un ringraziamento di cuore agli ospiti per avermi tenuto compagnia e aver condiviso il dramma dei tappi di sughero spezzati. :)
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