Ageing


Too young to hold on
And too old to just break free and run
Lover, you should've come over, Jeff Buckley

Ieri era la festa di San Patrizio.
Dopo una pizza, Northern Baby, Sfinge, il Sarto ed io, con lo scopo di festeggiare la ricorrenza degnamente con una bella pinta di birra, ci siamo stipati dentro un pub irlandese che traboccava letteralmente di gente ; per ottenere l'ambrata bevanda abbiamo trascorso venti minuti in coda in mezzo alla calca, alla musica a un volume folle (per fortuna erano gli U2, almeno), all'odore di stalla misto a quello di dopobarba fortissimi.
Di nuovo un tuffo nel passato.
Era molto tempo che non mi trovavo in una situazione simile, e per quanto non mi sia mai piaciuta particolarmente la contiguità con sconosciuti sudati e puzzolenti che ti piantano i gomiti tra le scapole, pestano le tue inestimabili scarpe di nabuk grigio perla dei Fratelli Rossetti, rischiano di farti la doccia con le loro pinte, eccetera eccetera, devo ammetterlo: anni fa avevo una resistenza decisamente maggiore.
Ma quand'è successo che sono invecchiata? Eppure io non mi vedo molto diversa da come ero prima. In realtà fatico anche ad ammettere che siano passati 10 anni. Mi è volato via il tempo e non me ne sono accorta.
Ho il terrore di diventare una di quelle donne patetiche che si comportano da ragazzine e magari cercano di entrare in competizione con la figlia. Orribile.
Oppure di essere un'adulta inconcludente perché pensa di avere tutta l'eternità davanti.
Intendiamoci: io vorrei avere tutta l'eternità davanti; spero sempre che la medicina riesca a sconfiggere la morte e ci trasformi in semidei che non invecchiano e muoiono solo se e quando decidono che si sono rotti le scatole di questo mondo. Ma so che difficilmente questo avverrà. Perciò se mi fermo a rifletterci su, ho la sensazione di stare perdendo del tempo prezioso.
Questo fatto di dover lavorare per vivere, ad esempio: perdo, anzi, noi tutti perdiamo la maggior parte della nostra vita a lavorare, e non possiamo smettere se non quando ormai la vita è agli sgoccioli! E' terribile!
E ancor più terribile è la consapevolezza che in questo modo non potrò mai dedicarmi a trovare la mia vera strada, quella che mi farà lasciare un segno del mio passaggio su questa terra.
Ebbene sì. Ho le manie di grandezza.

Commenti

Post popolari in questo blog

Confessione di un'amante delle Barbie

Un anno di lockdown

Lati negativi del trasporto pubblico